Parliamo di carcassa radiale dello pneumatico. Di che cosa si parla quando si fa riferimento a ciò? Si tratta di una struttura che trasmette al terreno il carico derivante da tutte le manovre. Questa struttura è composta fondamentalmente da delle serie di fili di nylon (o tele) che costruiscono la tipica forma “a tubo”.

pneumatici

Nelle gomme radiali le serie di fili sono affiancate l’una all’altra trasversalmente rispetto al senso di marcia formando degli archi, con un andamento a raggiera rispetto al centro della ruota. A seconda del tipo di gomma, possono essere più o meno numerose, ed il valore di TPI (Threads per Inch) stabilisce il numero di fibre per pollice.

Carcassa Pneumatico
Carcassa Pneumatico

Pneumatici radiali: cos’è la carcassa radiale?

Gli pneumatici possono suddividersi in radiali e convenzionali. Gli ultimi sono ormai quasi del tutto scomparsi dal mercato e sono caratterizzati da una particolarità: le tele sono disposte in modo incrociato. Si tratta di un design innaturale, che porta una maggiore resistenza al rotolamento ma, di contro, provoca un maggior dispendio di oltre il 20%.

Inoltre, tali carcasse non possono, al contrario di quelle radiali, avere rigidità differenziate nella zona del battistrada e del fianco, un requisito fondamentale per ridurre al minimo le deformazioni.
In altre parole, uno pneumatico radiale si deformerà molto meno durante il rotolamento rispetto ad uno tradizionale generando anche meno calore. Di conseguenza, le gomme radiali hanno velocità “critiche” molto più alte, garantendo il massimo della sicurezza alle andature ordinarie. Gli pneumatici radiali, invece hanno i fili di nylon che sono disposti in senso trasversale rispetto alla direzione della marca, attraversando da lato a lato la gomma.

Radiali o diagonali: ecco una guida alla scelta

Differentemente dagli pneumatici radiali, i diagonali sono costituiti da strati differenti di tessuto. Essi sono disposti in modo alternativo in due direzioni, con angoli differenti che, comunque, sono inferiori a 90 gradi. Il numero degli strati dipende dalla destinazione e dalle dimensioni dello pneumatico.

I radiali, invece, hanno una carcassa disposta a 90 gradi rispetto all’asse della ruota. Sullo strado di cavi, che sono attualmente realizzati in acciaio, viene posta la fascia di rinforza. Essa si conforma al profilo dello pneumatico, per assicurare maggiore comfort e tenuta. Questo assetto della carcassa, inoltre, va ad aumentare l’elasticità del fianco dello pneumatico. La fasciatura, invece, serve a garantire rigidità al battistrada stesso. Ciò si traduce nel miglioramento del comportamento dello pneumatico in curva, andando così ad aumentare la superficie di contatto con la strada.

Differente è lo pneumatico cinturato, in cui la disposizione degli strati è in diagonale. L’angolo in questione è di 15 gradi rispetto alla direzione di rotazione ed è rinforzato da un ulteriore intreccio sotto il battistrada. Ciò lo rende molto più rigido degli altri tipi di gomme. Quindi, la sostanziale differenza che presenta il radiale rispetto a tutti gli altri sta nella presenza di una struttura “a raggiera” rispetto al centro della ruota. Proprio questa differenza nella disposizione dei fili fa dello pneumatico il modello radiale, convenzionale oppure cinturato.

I vantaggi sono davvero molteplici: come prima cosa, la ruota si va a surriscaldare di meno. Diminuisce, inoltre, la resistenza al rotolamento, mentre la durata della gomma è maggiore. Infine, anche il comportamento ad alte velocità è sicuramente migliore.