Tutti gli pneumatici destinati agli autoveicoli, ai ciclomotori, ai motocicli, ai veicoli commerciali e pesanti, caravan, per poter circolare devono essere omologati. L’omologazione è attestata nella marcatura, su almeno uno dei fianchi, di una lettera “E” maiuscola in un cerchio o “e” minuscola in un rettangolo seguita da un numero identificativo del Paese che rilascia l’omologazione.

omologazione pneumatici
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Tale marcatura, sempre in rilievo, deve obbligatoriamente essere seguita da un numero generalmente composto da sei cifre. Come si distingue, quindi, uno pneumatico omologato da uno che non lo è? Cerchiamo di capirlo attraverso questa guida.

 

 

 

Come distinguere uno pneumatico omologato?

Solo a titolo di esempio il numero 3 identifica che lo pneumatico è stato omologato in Italia, a prescindere dal suo luogo di produzione. La mancanza del riferimento del Paese o del codice a sei cifre che segue al di fuori del cerchio o rettangolo sta a significare che lo pneumatico non possiede l’omologazione europea. L’omologazione rilasciata da uno dei Paesi vale automaticamente in tutti gli altri (reciprocità).

Tabella codici omologazione

Ma che cosa si intende, in realtà, con il termine omologazione? Essa è il riconoscimento ufficiale, da parte delle autorità, della conformità di un prodotto ad una specifica tecnica o ad una normativa. Gli pneumatici, infatti, sono soggetti a dover soddisfare molteplici normative, che spiegano direttamente le loro dimensioni, le loro prestazioni e le relative marcature. Per garantire che la gomma assicuri sempre lo stesso livello di prestazioni, sono previste anche delle verifiche di conformità alla produzione.

Ricordiamo, inoltre, che già nel corso degli anni ’90 sono state rese obbligatorie le omologazioni dei veicoli e, appunto, degli pneumatici. Soltanto i prodotti conformi, pertanto, possono essere immessi sul mercato. Oltre a non rispettare la normativa, gli pneumatici non omologati presentano un rischio per sé stessi e per gli altri. In caso di sinistro, l’assicurazione potrebbe anche decidere di non pagare somme. Inoltre, non vi è la garanzia legale sul prodotto ed è possibile che sia disposto anche il fermo del mezzo di trasporto.

pneumatico
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Pneumatici non omologati: le sanzioni possibili

Vediamo, adesso, quali sono le possibili sanzioni se utilizziamo degli pneumatici che non sono omologati. Il Codice della Strada, inoltre, prevede il rischio di sanzioni non soltanto per gli utilizzatori di questo tipo di gomme, ma anche per coloro che importano, vendono, montano o producono su tutto il territorio nazionali delle gomme che non sono omologate. Le sanzioni per tutti questi soggetti sono previste da un minimo di 779 euro fino ad un massimo di 3.119 euro. Si tratta di una multa che è 5 volte superiore a quella prevista per altri prodotti che non sono omologati. Ricordiamo, inoltre, che se siamo in possesso di pneumatici non omologati, anche se non installati direttamente sulla vettura, si può lo stesso essere soggetti a confisca oppure a sequestro.

Dal 2015, le auto possono essere equipaggiate con gomme che possono avere due differenti tipi di omologazione. Il primo riguarda una normativa europea, chiamata UN/ECE 124 e che è accettata non solo in Europa, ma anche in 48 Paesi del mondo. Gli pneumatici, secondo tale norma, devono essere delle stesse dimensioni di quelle previste dalla casa costruttrice. L’altra normativa è italiana, secondo il DM 20 NAD: le gomme possono avere anche dimensioni diverse da quelle indicate sul libretto di circolazione, ma è necessario ottenere l’omologazione con alcuni passaggi.

Fonte: Pneumaticisottocontrollo.it