La carcassa radiale
Lo spieghiamo in modo semplice
La carcassa del pneumatico è la struttura che trasmette al terreno il carico derivante da tutte le manovre. Questa struttura è composta fondamentalmente da delle serie di fili di nylon (o tele) che costruiscono la tipica forma “a tubo”.
Nelle gomme radiali, le serie di fili sono affiancate l’una all’altra trasversalmente rispetto al senso di marcia formando degli archi, con un andamento a raggiera rispetto al centro della ruota.
A seconda del tipo di gomma, possono essere più o meno numerose, ed il valore di TPI (Threads per Inch) stabilisce il numero di fibre per pollice.
Radiale vs. Convenzionale
Nei pneumatici “convenzionali” (ormai quasi del tutto scomparsi dal mercato) le tele sono invece disposte in modo incrociato: questo design “innaturale” porta ad una maggiore resistenza al rotolamento, provocando un maggior dispendio di oltre il 20%. Inoltre, tali carcasse non possono, al contrario di quelle radiali, avere rigidità differenziate nella zona del battistrada e del fianco, un requisito fondamentale per ridurre al minimo le deformazioni.
In altre parole, un pneumatico radiale si deformerà molto meno durante il rotolamento rispetto ad uno tradizionale generando anche meno calore. Di conseguenza, le gomme radiali hanno velocità “critiche” molto più alte, garantendo il massimo della sicurezza alle andature ordinarie.
I pneumatici Cinturati
Proprio per differenziare ulteriormente la rigidità, che deve essere maggiore sotto il battistrada, sono nati i pneumatici “cinturati”, dotati di uno strato di fibre resistenti al calore (metallo o aramide) che corre appunto sotto tutta la lunghezza del battistrada e può avere tensioni differenziate a seconda della vicinanza alla spalla o al centro.